La Celiachia
CAROSINO: 23.02.2010
La
parrocchia S. Maria delle Grazie di Carosino è stata impegnata,
l’altra sera, a parlare di celiachia, con particolare riferimento
alle problematiche che coinvolgono adulti e bambini intolleranti al
glutine. Il dibattito, ospitato nella stessa Chiesa Madre al termine
della Messa Vespertina, è stato promosso ed organizzato in
collaborazione con l’AIC Associazione Italiana Celiaci e, per mezzo
della prof.ssa Elena Manigrasso, dalla poliedrica Associazione
Culturale e Sociale Comunic@re di Carosino, da sempre impegnata
nella cittadina jonica a promuovere una Cultura non esclusivamente
fine a se stessa, ma con risvolti nel tessuto sociale. All’incontro
hanno partecipato il Presidente A.I.C. Puglia Michele
Calabrese e la Segretaria Nazionale A.I.C Angela Mancini, l’avv.
Monica Cito (Socio collaboratore A.I.C. Puglia), curatrice
dell’antologia Storie a Mezzogiorno e Presidente dell’omonima
associazione letteraria, il dott. Floriano Cartanì,
scrittore, giornalista e Presidente dell’A.C.S. Comunic@re e don
Lucangelo De Cantis, Parroco di Carosino. La discussione, per molti
versi assai interessante e che ha mantenuto alta l’attenzione di
tutti i presenti, è stata abilmente introdotta e moderata dalla
prof.ssa Elena Manigrasso, giurata di Storie a Mezzogiorno e
membro dell’Associazione Comunic@re. I celiaci, com’è oramai
ampiamente risaputo, sono tutti quei soggetti che, precocemente o
nel corso della propria vita, manifestano una intolleranza
permanente al glutine, una sostanza proteica presente in moltissimi
cibi a base di avena, frumento, farro, ecc.. Giusto per capire le
limitazioni che a volte può comportare questo tipo di disfunzione,
basti pensare che, per un cristiano celiaco, molto spesso non è
possibile fare la comunione, in quanto la Chiesa non ritiene idonee
ostie speciali nelle quali il glutine è completamente assente.
“Sino a poco tempo fa – ha avuto modo di sottolineare Michele
Calabrese su tale aspetto - questi fedeli o dovevano portarsi
personalmente tali tipiche particole o dovevano confidare nella
sensibilità del sacerdote, il quale aveva in precedenza provveduto
all’abbisogna”. Don L. De Cantis ha avuto modo di esprimere a
nome suo personale e di tutta la parrocchia, la propria riconoscenza
ai membri dell’A.I.C. per il lavoro che svolgono e per aver portato
alla ribalta dei presenti questa tematica ai più misconosciuta e nei
confronti della quale ha assicurato la sua personale attenzione.
L’incontro è stato successivamente guidato dalla prof.ssa E.
Manigrasso verso i binari più propriamente culturali che prevedevano
la presentazione di una miscellanea letteraria, tratta da Storie
a Mezzogiorno, un lavoro curato da Monica Cito la quale, nel
corso del proprio intervento, ha avuto modo di ribadire come vi sia
necessità di una maggiore presa di coscienza per il fenomeno delle
morti bianche presso l’ILVA di Taranto e, più in generale, in tutti
i luoghi di lavoro. Dal testo letterario l’attore carosinese
Salvatore Conte ha letto alcuni passi tratti da “La svolta”,
di Francesca Caliolo, un racconto-testimonianza di drammatica
attualità relativo proprio alla morte sul lavoro. L’opera è stata
poi messa a disposizione dei presenti ed il ricavato, al netto delle
spese di stampa, è andato interamente all’AIC. “E’ proprio questa
forma di bivalenza – ha messo in risalto il Presidente di
Comunic@re - che può e deve nascere tra cultura e solidarietà
sociale. Un impegno questo che ben si inserisce tra le
attività proprie promosse dalla nostra associazione, che trae
ispirazione dagli ambiti della parrocchia S. Maria delle Grazie di
Carosino”. Le conclusioni sono state affidate alla prof.ssa E.
Manigrasso, curatrice dell’evento, che ha invitato a portare i
propri saluti anche il viceparroco di Carosino don Graziano Lupoli,
sempre molto impegnato in queste tematiche sociali.
FLORIANO CARTANI’
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